La prima storia che abbiamo deciso di allestire vuole essere una provocazione sul tema oggi molto attuale dell'Immigrazione. Molti di noi hanno vissuto un'esperienza di servizio nei Campi Profughi di Grecia (Lesvos) nei quali hanno aiutato alla gestione di oltre 3000 migranti provenienti principalmente da Siria, Iraq e Afghanistan. Da questa ed altre esperienze è nato il desiderio di allestire uno spettacolo che raccontasse una storia di migrazione. Abbiamo pertanto richiesto all'autore Fabio Geda la possibilità di mettere in scena il testo "Nel mare ci sono i coccodrilli" ed è nata una rilettura del famoso testo del quale lo stesso autore ha preso visione. Abbiamo il desiderio di raccontare questa storia con un vero e proprio musical di una compagnia di 13 attori, cantanti e ballerini, molti dei quali professionisti che hanno studiato nelle più importanti accademie di musical in Italia dopo il diploma e altri studenti che ancora frequentano le scuole superiori. La nostra sfida è poter testimoniare a ragazzi della nostra età e delle scuole superiori che è ancora possibile sognare e mettere a servizio del bene i propri talenti. Vogliamo provare a sognarlo, vogliamo osarlo per dimostrarci e dimostrare che se ci crediamo possiamo cambiare un po' noi stessi e le persone che incontreremo. Cosi da poter far pienamente immergere lo spettatore in una vita alla ricerca della vita. Speriamo che questo nostro lavoro possa essere un contributo prezioso all'edificazione di una società più giusta.
TRAILER dello spettacolo

SINOSSI DELLO SPETTACOLO : Enaiatollah è un bambino afghano di 10 anni, il più grande di tre fratelli. Si trova in casa, è mattino presto e come sempre si prepara per andare a scuola. Ama giocare con gli aquiloni. Lui è un Hazara. I talebani odiano gli Hazara. In un giorno dal profumo orientale e con il sole alto nel cielo, sua madre decide ci partire insieme a lui per potergli garantire una speranza di vita. Enaiatollah non sa però che il suo viaggio di li a poco dovrà affrontalo da solo. Si dovrà adattare, dormire in luoghi scomodi, o non dormire proprio; conoscerà persone che lo aiuteranno e altre che lo ostacoleranno; affronterà la montagna, il mare. Il viaggio di questo bambino, profugo senza famiglia, coinvolgerà gli spettatori. Il pubblico sarà accompagnato attraverso quei deserti e quei luoghi di morte e alla fine come Enaiatollah sentirà il calore dell'accoglienza. Solo allora, all'uscita da questo musical ognuno potrà chiedersi e chiedere : "E tu da che parte stai?".